>> Editoriale speciale Gennaio

 

 

 

 

 

 

IL CERCHIO DELL’INFERNO: IL LIMBO

 

Chi ben comincia è a metà dell’opera, giusto? Bisogna spiegarlo bene a tutti questo concetto perché fin troppe squadre, dopo aver probabilmente esagerato con le calorie tra Natale e Capodanno, sono tornate appesantite dalle feste senza quella fame che le aveva contraddistinte nella prima metà di stagione. C’è anche chi non ha lasciato spazio alle interpretazioni e ha continuato come un rullo compressore il suo cammino, positivo o negativo che fosse. È stato un mese pieno di conferme, novità e anche qualche piacevole sorpresa. Nulla è ancora deciso, tutto potrebbe cambiare da un momento all’altro stravolgendo i rapporti di forza che abbiamo imparato a conoscere fino d’ora, vediamo cosa è successo in questo mese.

 

Partiamo dalle zone alte, quelle più calde dove le prime due posizioni, quelle che ti consentono di passare direttamente ai quarti di finale, sono tutt’ora in discussione. L’Inter Miami tiene il passo del Boca capolista e rimane a -2, i risultati degli statunitensi seguono, passo dopo passo, quelli degli argentini, se fossimo a scuola direi quasi che hanno copiato: tre vittorie e un pareggio per bomber Merola e compagni. Lo stop con l’Arsenal (4-4) e il successo sul Real Madrid sono sicuramente i due momenti clou del mese degli statunitensi, ora al varco c’è il Boca per uno scontro diretto da cui gli unici a giovarne veramente potrebbero essere i Rangers che possono sfruttare l’occasione e recuperare punti preziosi. La formazione di Glasgow ha disputato un gran bel mese, d’altronde quando le qualità in rosa sono così alte, fare diversamente era difficile. Insieme alle altre due squadre di cui abbiamo parlato in precedenza i Rangers sono gli unici ad essere rimasti imbattuti, vincendo agevolmente con il City e pareggiando, in inferiorità numerica per tutta la partita, contro il Boca. Bene, molto bene.

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Bisogna fare i complimenti anche a Bayern Monaco e Liverpool, entrambe protagoniste di quattro settimane giocate su un ottimo livello. Vero, il calendario dei bavaresi nascondeva meno insidie rispetto a quello dei Reds, ma i vari infortuni che hanno colpito la formazione tedesca hanno sicuramente complicato le cose. La sconfitta con il City, visti i recenti risultati degli inglesi, è da considerarsi un brutto scivolone, forse anche un po’ sfortunato; ma il Bayern è una squadra solida, forte e difficile da scalfire. Ora le partite che attendono la formazione di Tagliatesta sono complicate: con Arsenal, Real e Brighton sicuramente non te la porti da casa, ma per poter arrivare in fondo, devi giocartela con tutte. Il Liverpool invece sembra avere quella marcia in più per poter dar fastidio alle grandi, i successi contro Real e City sono due importanti prove di forza, tuttavia, i Reds ogni tanto sembrano non avere la testa e la serietà per sfruttare al meglio le loro potenzialità. Io in loro ci credo, sono una squadra molto forte.

 

Come facevo a non parlare insieme di Arsenal e Real Madrid? Le finaliste della scorsa edizione sono probabilmente la grande delusione di quest’anno, o forse no. I gunners ci hanno ormai abituato a questa melodia, mi sembrano quasi il Siviglia quando va in Champions. I londinesi anche l’anno scorso si erano piazzati a metà classifica, per poi di vincere il torneo. La formazione di Fabbri è una delle più attrezzate del girone: il pareggio con l’Inter Miami e l’agevole vittoria sul City sono la conferma della mia tesi. Alla lunga l’Arsenal sarà una di quelle squadre che speri di non incontrare alle fasi finali, d’altronde se sei il campione in carica ci sarà un motivo no? Non bene invece il Real, non so se si è alzato il livello del torneo o si è abbassato il loro, quello che so è che i Blancos non sono più la corazzata dell’anno scorso. Dopo un avvio importante, piano piano è iniziato a mancare qualcosa. Comunque, mi sento di definire il loro mese positivo grazie al successo di misura sul Liverpool, senza di quello il mio commento sarebbe stato ben diverso.

 

Tra le ultime della classe eccelle il West Ham. Probabilmente eccelle è un’esagerazione ma comunque bisogna dare a Cesare quel che è di Cesare. Gli Hammers in queste quattro uscite mensili hanno conquistato ben quattro punti che, paragonati con l’unico pareggio messo a referto nel 2023, beh, è una bella notizia. Sono più o meno sulla stessa frequenza Dortmund, United e Brighton: per tutte e tre le compagini in questo mese sono arrivate tre sconfitte ed una vittoria, nulla di troppo emozionante eh, non c’è stata nessuna vittima illustre. La classifica non mente, i nove punti conquistati fino d’ora non sono un grandissimo bottino, tuttavia mi piace pensare che, soprattutto Dortmund e Brighton, siano due formazioni sufficientemente attrezzate per potersi togliere qualche sfizio, che ne so, magari con qualche colpo di scena ai playoff? Male, malissimo Newcastle e Barcellona. I blaugrana hanno rischiato di finire nella peggior squadra del mese, ma da loro non mi aspettavo molto di meglio. I Magpies, invece, non sono la formazione peggiore solo perché siamo abituati a vederli perdere, non per altro. Se analizziamo le partite degli inglesi notiamo come raramente escano con le ossa rotte. Con il Bayern, per esempio, sono rimasti in partita quasi fino al triplice fischio, per poi capitolare sotto il lob di Mari. Questo per dire che il Newcastle ha le potenzialità per fare qualcosa in più, non molto, ma magari più di 1 punto si. C’è un bisogno disperato di cambio di mentalità, ogni tanto sembrano entrare in campo già sconfitti, senza la dovuta concentrazione e voglia di far punti.

 

 

 

SLOW HORSES: gennaio è stato un mese pieno di sorprese, dunque, per rimanere in tema, vi sorprenderò anche io. La peggior squadra del mese non è il Newcastle. Si, lo so che le ha perse tutte, ma davvero vi aspettavate qualcosa di diverso? I Magpies sono rimasti fedeli alle loro aspettative, chi non lo è stato invece è il Manchester City che in quattro gare è riuscito a mettere a referto tre sconfitte, pesantissime, e una bella vittoria con il Bayer Monaco che comunque non salva gli inglesi dal premio di ‘Slow horses’. I Citizen a gennaio hanno fatto quasi solo danni: 16 gol subiti in quattro partite, se vi ricordate un tempo erano la miglior difesa eh; appena tre punti conquistati e settimo posto in classifica che, per quanto visto all’inizio della stagione, sa di disfatta totale. Attenzione però eh, non voglio fraintendimenti. Il City è una squadra molto forte, in grado di dare filo da torcere a chiunque si metta sulla loro strada (forse ho esagerato non proprio chiunque ma il concetto è quello), quindi occhio a darli per morti. Chi li incontrerà ai playoff, sicuramente non sorriderà, anzi.  

  

TOP DOGS: Qua la scelta è stata difficile, a meritarsi il premio di miglior squadra di gennaio sarebbero state in tre: Boca Juniors, Inter Miami e Rangers, tutte protagoniste di un mese da incorniciare. Tuttavia, il premio è uno e, se i dati non ci aiutano a capire dove pende l’ago della bilancia, la classifica si. Nonostante il pareggio contro i Rangers (1-1), il Boca è tutt’ora in vetta alla classifica da sola, pertanto, sarebbe un’eresia non riconoscere agli argentini il titolo di miglior formazione del mese. Gli Xeneizes sono un rullo compressore: quindici gol fatti, sei subiti, dieci punti ottenuti su dodici disponibili e piede pigiato ben saldo sull’acceleratore. L’Inter Miami cerca di mantenere il passo, e sulla carta sembrerebbe un compito arduo dato che quelli li le vincono tutte; eppure, gli statunitensi lo fanno sembrare molto facile, forse persino troppo. Ora al varco per il Boca Juniors ci sono due gare molto complicate: il Liverpool, che dopo la sconfitta contro il Real avrà fame di punti, e proprio l’Inter Miami. Da queste due partite capiremo tante cose, ma se gli Xeneizes mantengono il ritmo delle ultime quattro settimane, sarà difficile togliergli l’etichetta di favoriti.

 

 

 

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